Ingredienti e trucchi per gestire al meglio i capelli ricci

Per molti anni, dopo il vaporoso (anche nei capelli!) decennio degli Ottanta, la moda ha sempre scelto per la donna un taglio della chioma ordinato e pulito, ovvero liscio. Ora, per quelle fortunate che nascono con i capelli a spaghetto, nessun problema, ma come gestire la propria chioma se non siamo come Pocahontas (eroina dell’omonimo film Disney), ma assomigliamo di più alla rossa Merida (principessa della pellicola Ribelle, sempre targata Disney)? Ovviamente ricorrendo a trattamenti chimici e non, normalmente molto aggressivi, tipo piastre e tiraggi.

Fortunatamente, però, nell’ultimo periodo, insieme al curvy pride (ovvero l’orgoglio di poter essere in carne, contrapposto a modelli di fisico che vogliono una donna quasi anoressica) possiamo dire che sta finalmente nascendo il cosiddetto curly pride: l’orgoglio di essere riccia. E’ vero, avere a che fare con questo genere di chioma può essere un vero e proprio tormento: scordatevi che i vostri capelli tengano per più di dieci minuti la piega che gli avete faticosamente dato (a meno di non soffocarli con strati di lacca), o che accettino a buon viso qualsiasi prodotto vogliate usare, o che magari (a parità di rimedi usati) vi escano fuori dei ricci belli e vaporosi quando effettivamente avete bisogno di non sembrare uno spaventapasseri arruffato. Con questo tipo di capello è un po’ come avere a che fare con un gatto: non è lui che risponde ad ogni vostro capriccio, ma siete voi che dovete imparare la maniera giusta di comunicare (e farvi rispettare).

Non temete: se è vero che i capelli ricci vivono di vita propria, è anche vero che basta qualche piccolo accorgimento e tanta pazienza per ottenere degli splendidi risultati anche a casa. Vediamo insieme qualche trucco!

Rhassoul (o ghassoul)

Probabilmente le donne marocchine saranno stupite dal fatto che quasi nessuno conosce quest’argilla dalle eccezionali proprietà, ma procediamo con ordine: il rhassoul (che significa letteralmente pietra che lava) viene estratta dalle montagne dell’Atlante, in Marocco, e ne viene attestato l’uso sin dall’ottavo secolo nelle regioni dell’Africa Mediterranea (tanto che ancora oggi è uno degli ingredienti usati negli hammam marocchini e nei bagni turchi) proprio nel settore della cosmesi, visto anche lo straordinario potere remineralizzante (oltre che lavante).

Come si può usare? Provatela al posto del normale shampoo! Fate in questa maniera: in una ciotolina di vetro o di plastica (non metallo perché altrimenti rischiate di alterarne le proprietà) mettete un cucchiaio abbondante di polvere di rhassoul, due cucchiaini di miele (per nutrire e lucidare naturalmente il capello) e un po’ d’acqua tiepida. Mescolate il tutto fino ad ottenere una specie di fango non troppo denso, ma neanche troppo liquido. Impaccate sui capelli umidi e lasciate in posa per almeno mezz’ora (tenete conto che le donne marocchine arrivano fino a un’ora), poi risciacquate abbondantemente e procedete con gli usuali styling e asciugatura. Vedrete che passata la prima fase di assestamento i vostri capelli adoreranno questo trattamento!

Goond Katira

Chiamatela pure semplicemente Katira, Magia di Persia o gomma adragante, tanto ci si riferisce sempre allo stesso ingrediente, anche questo purtroppo poco conosciuto in Italia. Forse i pasticceri l’avranno riconosciuta perché dalle nostre parti può essere usata come addensante nelle preparazioni alimentari, ma pochissimi sanno che è anche un eccezionale rimedio per i capelli ricci!

In questo caso abbiamo due modi diversi di impiego:

Impacco: Sul capello lavato ma non ancora asciutto applicate il gel di katira (ottenuto dall’idratazione dei cristalli in cui normalmente è venduta e poi dalla successiva frullatura del composto) e lasciate in posa finché il tutto non si sarà seccato, poi lavate bene (basta solo l’acqua) e procedete con il normale styling;

Styling: Applicare una piccola quantità di gel di katira sui capelli e poi asciugare come di consueto (evitate l’aggiunta di lacche o simili perché già di per sé la katira definisce il capello).

Forbici professionali

Se in generale riguardo ai prodotti da usare dipende dalla risposta del capello stesso, non si può evitare di scegliere delle forbici professionali nel caso in cui ci si appresti a tagliare i capelli senza il supporto di un professionista. Ma come riconoscere, tra i vari modelli, quelli che fanno al caso nostro?

Ebbene, partendo dal fatto che su un capello riccio è quasi impossibile lavorare di precisione (perché ogni ciuffo ha generalmente una sua propria arricciatura, che può essere anche molto differente rispetto a quelli vicini) è opportuno scegliere delle forbici in acciaio che consentano di tagliare insieme una grande quantità di capelli nello stesso momento. Via libera allora ad attrezzi a lama lunga, in acciaio, con pochi denti sul filo (in questa maniera non vi ritroverete con il classico effetto fungo – panettone in testa).

Questi sono solo alcuni dei numerosi trucchi riguardo al mondo dei capelli ricci. Voi ne conoscete altri? Fateci sapere quali sono i vostri preferiti.