Lo spot televisivo, da sempre una costante

Dagli anni ‘50 la TV ha iniziato a tenere compagnia alle famiglie permettendo di passare alcune ore di divertimento e svago attraverso i programmi di intrattenimento proposti dalle principali emittenti.

I primi anni di programmazione televisiva sono stati caratterizzati da una fruizione non costante, ma limitata (alla fine del programma di prima serata l’emittente non proiettava più nulla e mostrava solo un’immagine oscurata per poi riprendere le trasmissioni la mattina seguente) e inoltre caratterizzata dalla proiezione in bianco e nero (il colore arriva infatti in Italia nel ‘77).

La nascita della TV ha portato conseguentemente alla nascita di un altro elemento fortemente presente tra un programma e l’altro ancora oggi, ovvero gli spot televisivi.

Questi compaiono per la prima volta in un programma contenitore che ne trasmetteva di fila uno dopo l’altro per una durata di 10 minuti totali di trasmissione; parliamo ovviamente di Carosello.

Questo programma non ha solo permesso alle aziende di pubblicizzare i propri prodotti, ma lo ha fatto in un modo creativo e leggero, diventando un vero e proprio momento di intrattenimento per le famiglie (è celebre la frase “tutti a letto dopo Carosello”) e in particolar modo anche per i bambini in quanto i principali protagonisti di tali corti erano personaggi animati (tra i più famosi si ricordano Calimero, Topo Gigio, Carmencita e Caballero, Susanna).

Si trattava di piccoli video promozionali che raccontavano una storia che finiva poi per mostrare il prodotto pubblicizzato in questione, ma il focus non era tanto sul prodotto, ma quanto sui personaggi e sulla storia su cui lo spot si basava.

Carosello è stato fondamentale per la storia degli spot, in quanto ha creato delle basi solide alle quali ancora ad oggi chi si occupa di marketing si aggrappa.

Questi spot hanno infatti fatto emergere alcune componenti fondamentali per quanto riguarda la creazione di pubblicità di qualità e memorabili; spicca in primo luogo la figura del testimonial, ovvero un personaggio (creato appositamente o un personaggio pubblico del panorama televisivo, musicale o cinematografico) che si accinge a promuovere il prodotto durante tutta la durata dello spot, spesso citando alla fine un claim (ovvero una frase “motto” che racchiude l’essenza della marca del prodotto stesso).

Altre caratteristiche fondamentali per creare uno spot di successo sono inoltre la storia (che deve sempre essere legata al prodotto), la musica (o il jingle, che se efficace rimane riconoscibile anche a distanza di anni) e il tono di voce che viene utilizzato per confezionare il tutto.

Negli anni sono stati numerosi gli spot che sono rimasti impressi nei ricordi delle generazioni, basti pensare a quanti claim, frasi o motivetti ci riaffiorano nella testa ogni tanto facendoci ricordare vecchie pubblicità del passato.

Ai giorni nostri possiamo vedere in TV spot che pubblicizzano le cose più varie, non solo prodotti, ma anche servizi, sempre rimanendo fedeli alle caratteristiche degli spot tradizionali; vengono infatti pubblicizzati siti per il gioco online come ad esempio Starcasinò (con l’appariscente testimonial vestita in abiti dorati), banche o servizi di assicurazioni, nonché enti ed onlus per la divulgazione di iniziative sociali.

Insomma, possiamo dire che gli spot erano, sono e rimarranno sempre nelle nostre menti e nei nostri ricordi e possono essere considerati talvolta piccole storie in grado di suscitare emozione, divertimento o riflessione.