Mastoplastica additiva, come accelerare il recupero post-operatorio

L’intervento di mastoplastica additiva è uno dei più popolari quando si parla di chirurgia estetica. Sicuro e rapido – se la paziente lo desidera e se ci sono le indicazioni, si può svolgere in day hospital – può essere effettuato inserendo protesi sia tonde, sia anatomiche, per un effetto naturale.
Quando una donna decide di sottoporsi a un mastoplastica additiva intervento, si pone diverse domande. Tra le più frequenti rientrano gli interrogativi relativi al recupero post operatorio. Come ottimizzarlo e accelerarlo?
Scopriamo assieme alcune regole importanti da osservare.

L’utilizzo del reggiseno contenitivo

Sia che scelga il day hospital, sia che opti per la degenza in ospedale – di solito è pari a una notte – la paziente che viene dimessa dopo la mastoplastica additiva torna a casa con indosso un reggiseno contenitivo. Quest’ultimo va portato per le 3 – 4 settimane successive all’atto chirurgico. Grazie alla sua presenza, è possibile aiutare il seno ad acquisire la sua nuova forma.
Per amor di precisione, rammentiamo che, oltre al reggiseno contenitivo, quando si lascia la struttura dove è stata effettuata l’operazione si indossa anche una medicazione compressiva.
Quanto tenerla? In media, bisogna indossarla per i cinque giorni successivi all’operazione chirurgica.

Cosa fare durante la prima settimana

La prima settimana la prima settimana successiva all’operazione è una parentesi cruciale per favorire il recupero. Quali sono le cautele che la paziente deve osservare?
Prima di tutto, è importante evitare ampi movimenti con le braccia. Essenziale è non sollevare pesi. Chi ha bambini piccoli, dovrebbe evitare di prenderli in braccio e farsi aiutare da altri membri della famiglia nella loro gestione.

La ripresa del lavoro

Per accelerare e ottimizzare il recupero post operatorio a seguito della mastoplastica additiva, è essenziale gestire con buon senso anche la ripresa del lavoro.
Se si svolge una professione che non prevede grandi sforzi fisici quotidiani, per esempio un lavoro d’ufficio, già dopo una settimana, se il parere del chirurgo è favorevole, si può tornare alla normale attività quotidiana e lavorativa.
Per quanto riguarda la guida dell’auto, già dopo 7 – 15 giorni è possibile ricominciare. Passati sempre sette giorni circa dall’intervento, si può ricominciare, in maniera graduale, a sollevare pesi.
Ovviamente è bene non esagerare. Si può optare, per esempio, per il sacchetto della spesa non completamente pieno.

Il recupero dell’attività sportiva

Un capitolo di grande importanza quando si parla di recupero dopo la mastoplastica additiva riguarda il recupero dell’attività sportiva. In media, è necessario astenersi dall’allenamento per circa 6 settimane. Chi ama andare in palestra, trascorso questo lasso di tempo – attenzione: si parla sempre di stime di massima, in quanto ogni caso è soggettivo – può tornare ad allenarsi, scegliendo, però, di concentrarsi sulla parte bassa del corpo. Sollecitare i muscoli delle spalle e delle braccia può rivelarsi pericoloso.
La parte alta del corpo può essere allenata dopo un paio di mesi dall’intervento. Nei casi in cui, invece, ci si dedica a workout ad alto impatto come il CrossFit, è consigliabile attenderne tre.
Una parentesi a parte va dedicata al nuoto. In questo caso, sia per via della sollecitazione dei muscoli di spalle e braccia, sia per via dell’acqua, che può rappresentare un vettore di infezioni per la cicatrice, diversi chirurghi consigliano di attendere un po’ di più la ripresa rispetto ad altri sport.

I massaggi

Trascorse 4 – 6 settimane dall’intervento di mastoplastica additiva, si può iniziare, sia al mattino sia alla sera, a massaggiare il seno. In questo modo, si normalizza la sensibilità della mammella. Il massaggio, pratica raccomandata dopo l’intervento di aumento di volume del seno, non serve a prevenire la contrattura capsulare, complicanza per fortuna rarissima le cui percentuali di rischio possono essere minimizzate sì, ma grazie al ricorso a specifici impianti protesici (per esempio quelli rivestiti in schiuma di poliuretano).