Il nuovo spot IKEA – È solo cibo. Non è una gara. Rilassiamoci

IKEA lancia la Campagna “NO. Cerchiamo di relax” e ironizza sulle foto del cibo postato sui social

Riviste patinate e inserzioni pubblicitarie attraenti, programmi televisivi, notizie e informazioni trasmesse da ogni sorta di media che alzano costantemente gli standard nonostante la crisi economica e la disoccupazione in costante crescita: siamo letteralmente bombardati da immagini che sfiorano la perfezione e che non fanno altro che creare tensione ed incertezze nella nostra vita.
Come se non bastasse ci sono i social network che celano in ogni foto ipnotica un messaggio inequivocabile, ovvero un prodotto da acquistare.
Si tratta di una subliminale tecnica di marketing che non punta all’imposizione, bensì alla percezione che a sua volta induce il bisogno di possedere quella determinata cosa.
Se qualche tempo fa bastava chiudere la porta per lasciare il mondo fuori, oggi nella contemporaneità la comunicazione entra prepotentemente anche nell’intimità delle nostre case persuadendoci grazie ad efficaci metodiche in grado di suggestionarci, una di esse è la comunicazione utilizzata negli spot in tv, sui giornali e sul web, i cui maggiori utilizzatori sono gli influencer su Instagram, personalità carismatiche che posseggono il dono di saper affascinare gli altri presentando con maestria gli ultimi prodotti usciti sul mercato oppure cibi deliziosi, nutrienti o a base di ingredienti genuini, mentre tu lotti semplicemente per non fare la fame.
Se da un lato in internet è facile consultare blog di cucina e trarre spunto da alcune ricette, dall’altro può essere avvilente e difficile allinearsi a tali modelli e pertanto ne conseguono senso di inadeguatezza, alte aspettative difficili da raggiungere e forte stress.
La consapevolezza che nessuno è perfetto è l’ingrediente fondamentale per far fronte a tali aspettative, come dimostra IKEA nel filmato Let’s Relax “Rilassiamoci” che avvia un dialogo sulle aspettative che rendono la nostra vita inutilmente piena di pretese.
“E’ solo cibo. Non è una gara” recita il claim a fine video che ironizza sulla mania di condividere sui social network immagini di ciò che si mangia accompagnati da hashtag come (#foodporn, #foodstagram, #instafood, ecc).

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L’indagine annuale Life at Home di IKEA, basata su studi, ricerca in vari campi e su interviste rivolte a migliaia di persone in tutto il mondo al fine di raccontare il proprio stile di vita per valutarne le aspettative e il livello di stress annesso ha dimostrato i seguenti risultati:

Aspettativa n. 1: Trascorrere tempo di qualità con famiglia e amici
In realtà: È difficile da fare. Mentre il 73% delle persone sostiene di cucinare proprio per sentirsi a casa, il 42% lamenta di non avere il tempo di farlo ogni giorno. Il 34% di chi vive da solo si augurerebbe di poter mangiare in compagnia più spesso.
Quindi…
E se preparare e godersi un pasto in compagnia fosse la risposta giusta alla condivisione del tempo di qualità?
Il tempo può diventare di qualità in vari modi. Quindi, perché non divertirsi ed essere produttivi al contempo? Prepara i pasti in anticipo e fatti aiutare da tutti. Non importa se cucini per tutta la settimana o solo per la colazione. Il tempo può diventare di qualità nei luoghi più impensati, ad esempio quando la nonna ti insegna la sua ricetta preferita via Skype o quando dimostri a tutta la famiglia che le faccende di casa possono essere divertentissime. I bambini possono essere degli aiutanti preziosissimi, quindi invitali a entrare in una cucina adatta ad accoglierli.

Aspettativa n. 2: I social media dovrebbero unire e stimolare
In realtà: Lo fanno, ma possono anche fissare degli standard impossibili che ci fanno sentire inadeguati.
I social media occupano un posto stabile nelle nostre case: il 23% delle persone ritiene che un WiFi affidabile sia più importante dello spazio per la socializzazione. Il 60% delle persone sostiene di usare i social media per trovare spunti per la cucina. Il 16% delle persone fra i 18 e i 29 anni mangia e beve mentre è online. Il 15% di questi giovani afferma di pubblicare fotografie mentre mangia. Come fa tanta deliziosa ispirazione a influenzare la nostra opinione su come dovremmo comportarci in cucina?
Quindi…
E se riuscissi a smettere di confrontarti con gli altri e a riconoscere quanto sei già bravo?
Nessuno è perfetto. E abbiamo le confessioni della cucina che lo dimostrano. Cucina pure come se nessuno ti stesse guardando. E anche se i tuoi risultati sono grumosi e mezzi crudi, condividili con orgoglio! O scegli di prenderti una pausa dai social media e torna a frequentare gli amici in carne ed ossa, se è quello che vuoi. Postare o non postare… a te la scelta.

Aspettativa n. 3: Le case dovrebbero essere spaziose e invitanti
In realtà: Le persone trovano che le loro case siano troppo piccole o non abbastanza belle per accogliere ospiti.
Subentra lo stress di dover salvare le apparenze. Ci sentiamo più a nostro agio con una cucina ordinata e pulita e il 39% delle persone sostiene che il disordine delle loro case li disturba settimanalmente. Si tende a pensare che le cucine e il nostro comportamento al loro interno debbano essere perfetti.
Quindi…
E se ciò che è imperfetto fosse sufficientemente perfetto?
Qualsiasi spazio può essere bello. E anche un piccolo spazio ha mille possibilità. È la tua cucina: sfrutta lo spazio con intelligenza e organizzalo come più ti piace. Impara delle scorciatoie per ripulire dopo i pasti. Mangia dove vuoi, non ci vuole molto. Se ti piace fare gli origami coi tovaglioli, allora falli. Se vuoi usare i tovaglioli avanzati per la tua prossima festa, fallo. La tua maniera è quella giusta. E, comunque, godere della compagnia delle persone non è più importante dell’ambiente che ti circonda?

Aspettativa n. 4: Dobbiamo fare scelte migliori e più sostenibili in materia di cibo
In realtà: È difficile e ci sentiamo sempre in colpa e spronati a fare sempre meglio.
C’è una consapevolezza crescente sull’impatto che possiamo avere sul pianeta e sulla necessità di cambiare i nostri comportamenti. In media, il 15% delle persone si sente colpevole perché possiede troppe cose. Il 25% di chi vive nelle città si sente in colpa per la quantità di cibo che butta via. Una famiglia su cinque compra regolarmente il doppio del cibo e delle bevande per sbaglio.
Quindi…
E se non ci riflettessi troppo?
Ci sono tanti modi facili per condurre una vita più sana e sostenibile. Prova la dieta “mangia ció che vedi”, dove i cibi che vediamo sono quelli che mangiamo. Niente stress, niente sprechi! Un po’ di programmazione può essere utile. Gratificarti ogni volta che ricicli qualcosa trasformerà un compito ingrato in un divertimento. E le nuove opzioni, come il punto di vista vegetariano sulle nostre celebri polpette e i sandwich al salmone, significano che è possibile mangiare in modo sano e responsabile al contempo.

8 Risposte

  1. Itzel Najar

    I love the commercial!!!
    so cool and I love Ikea!

    http://itzytrendy.blogspot.mx/2016/09/bell-bottom-jeans.html

  2. Luna

    Lo avevo visto in giro sui social e mi trovano assolutamente d’accordo. Lo trovo uno spot geniale! :D
    Mhuà! :*
    Luna
    http://www.fashionsnobber.com

  3. little fairy fashion

    Grandi come sempre! Kiss
    Ti aspetto sul mio blog

  4. Dania

    Una campagnia pubblicitaria molto intelligente.
    Un bacio

    www.angelswearheels.com

  5. Meggy Fri

    E’ semplicemente geniale…ironico e con quel piglio che ti fa riflettere!!!
    IMPOSSIBILE FERMARE I BATTITI //PAGINA FB

  6. audrey

    complimenti a chi c’è dietro la campagna perchè se uno spot fa anche riflettere allora il risultato è stra-raggiunto!!
    http://www.audreyinwonderland.it/