Caldi, misteriosi, persistenti e dall’aura molto sensuale: indossare profumi orientali significa lasciarsi sopraffare dai sensi. Evocano atmosfere avvolgenti, cieli stellati e inebrianti sentori di incenso che bruciando sprigionano nell’aria un odore ancestrale. Effluvi antichi, di tempi lontani in cui partivano carovane colme di spezie e aromi solcando il deserto fino ai palazzi con gli arabeschi e dirette poi in tutto l’Occidente.
La storia del profumo dalla nascita in Oriente fino all’espansione in Occidente
Da oltre 4000 anni, l’impiego di sostanze odorose, olii profumati, unguenti e belletti sono legati indissolubilmente alla tecnica dell’Enfleurage messa a punto dalla civiltà egizia, dai quali nacquero e si diffusero grazie alle loro virtù magiche e terapeutiche, nonchè a scopo rituale di purificazione e imbalsamazione. Solo più tardi, intorno al 10° secolo, l’Arabia scoprì l’arte della distillazione con alambicco per merito di Avicenna, alchimista, astronomo, filosofo, matematico, fisico e poeta. Successivamente, alla fine delle Crociate (1096-1291), il profumo farà ritorno in Europa attraverso miti e leggende che sortiscono ancora oggi grande suggestione.
Gli scambi tra i popoli del bacino del Mediterraneo, reintrodussero l’abitudine di accompagnare la toilette con applicazioni profumate. Dal 10° al 15° secolo, Venezia divenne il grande centro della distribuzione e del commercio marittimo. A Salerno nel frattempo si scopre la distillazione in alcool che sostituirà l’olio come eccipiente del profumo che verrà poi divulgato presso le Corti italiane. Si sviluppa così una grande concorrenza tra apotecari, speziali, venditori di erbe e di aromi e non c’è da stupirsi se l’Italia diventa la terra di elezione della profumeria, tanto che nel 13° secolo vennero regolamentate le differenti corporazioni dei Mestieri che permise di costituire lo statuto dei profumieri guantai allo scopo di distinguerli dai farmacisti, come René Le Florentin, il profumiere di Caterina dè Medici che lo introdusse poi nelle classi più agiate della nobiltà francese. Da quel momento una frenesia di lusso e di piacere si impossessò della società.
I profumi orientali più famosi dal 1800 ad oggi
Tra il 17° e il 18° secolo la fama dei profumieri francesi favorisce lo sviluppo della profumeria di Grasse e la cultura delle piante. Si sviluppano così industrie produttrici di Acque di Colonia, pommander, pot pourri e saponi. Dal Rinascimento alla prima metà del 19° secolo nascono le grandi maison ed entrano in scena i grandi profumieri rivoluzionari: Houbigant, Roger e Gallet, Guerlain, Pinaud, Bourjois, Molinard e tanti altri. Intorno al 1900 si sviluppano grazie alla chimica le prime molecole di sintesi e la Francia, alla ricerca di esotismo, scopre i grandi profumieri francesi come François Coty. Da quest’epoca celebri couturier creano i primi profumi commerciali. Tra le fragranze orientali più famose della storia Ambre Antique di Coty (1905) L’Heure Bleue (1912) Mitsouko (1919) e Shalimar (1925) di Guerlain, Hasu-No-Hana (1888) Phul-Nana (1891) e Shem-El-Nessim(1906) di Grossmith, Habanita di Molinard (1921) fino ai più recenti Opium di Yves Saint Laurent lanciato nel 1977 e Poison di Christian Dior creato nel 1985.
Profumi di nicchia orientali – le novità autunno inverno
Oggi come allora, misteriose spezie ed essenze ricercatissime esprimono l’opulenza sensoriale della tradizione profumiera orientale, tutta racchiusa in preziosi flaconi che raccontano le novelle di le “Mille e una Notte”. Il naso diventa così la porta d’ingresso di un palazzo di beatitudine, i cui labirinti intriganti portano in una stanza segreta di odori lussuosi. Tre le novità autunno/inverno:
Terry de Gunzburg – Délectation Splendide
Mistico, spirituale e carnale allo stesso tempo, Delectation Splendide di Terry de Gunzburg appartenente alla linea By Terry è un viaggio spirituale nel cuore dell’Estremo Oriente, reminiscente dello splendore del palazzo delle Notti Arabe. Il suo riflesso ambrato diffonde il calore solare del mondo antico che pervade e ammalia i sensi, come il califfo stregato dai racconti della Principessa Sharazad. Il sillage orientale, floreale e speziato a firma della profumiera Corinne Cachen racchiude opulenti accenti di spezie, fiori e note gourmand. L’elisir, racchiuso nel suo flacone di vetro dalle curve arrotondate e ornato da un tappo a goccia di mercurio, rende omaggio al colore marshmallow malva con una sfumatura fumé di Loukoum turco.
“Ho sognato la mia nuova fragranza come un’esaltazione del lusso. Ho immaginato una maestosa fuga in mezzo a palazzi opulenti, in cui le delizie olfattive trasportano l’anima e il corpo con il loro fascino esotico. Dove le rocker, regine della notte o le dive delle Mille e una Notte inebriano i loro regni con questa irresistibile tentazione profumata. Il potere ammaliante di una dolcezza speziata che eccita i sensi, un piacere seducente, liquoroso e sofisticato, semplicemente magnifico…” Terry de Gunzburg
Note di testa: Limone, Zenzero indiano, Pepe, Anice, Foglie di tabacco turco
Note di cuore: Rosa del Marocco, Pralina, Mandorla, Fava tonka del Venezuela, Prugna
Note di base: Benzoino del Siam marocchino, Legno di cannella dello Sri Lanka, Vaniglia del Madagascar, Patchouli indonesiano, Muschio
Carner Barcelona – Cuirs
Intriso di nostalgia per l’antica epoca degli atelier artigiani, dove il tabacco da pipa impregnava l’aria, fondendosi con il profumo del cuoio appena conciato, è una fragranza che Sara Carner ha voluto dedicare al nonno che a quei tempi lavorava proprio in una di queste antiche botteghe catalane. Creato nel 2011 dal naso Sonia Constant, Cuirs di Carner Barcelona, distribuito in Italia da Nobile 1942 è a base di Oud noto anche come Agarwood (oudh negli Emirati Arabi, gaharu in Malesia e India, jinko in Giappone, eaglewood o aloeswood in Indonesia, chen xiang in Cina) una resina che si forma all’interno dei tronchi e delle radici degli alberi della specie Aquilaria quando vengono infettati da particolari muffe e funghi. La qualità più alta di assoluto si ottiene estraendola da alberi centenari, il che lo rende uno degli oli più rari e costosi. Se di qualità elevata, il legno Agar rivela tutti i suoi segreti e le differenti sfaccettature: dalla nota legnosa del cedro a quelle ambrate, da quella resinosa a quella animale, per arrivare al cuoio.
Note di testa: Cumino, Zafferano.
Note di cuore: Violetta, Legno di Sandalo Australiano, Legno di Cedro texano, Legno di Gaiac del Parguay, Patchouli indonesiano.
Note di fondo: Fava Tonka del Venezuela, Assoluto di Cisto, Muschio, Legno di Oud, Nagarnortha dell’ India, Amyris della Repubblica Dominicana, Ambra essiccata e accordi di cuoio.
Robert Piguet – L’insomnuit
Profuma di buio come una notte insonne quando il silenzio raggiunge l’apice e si risveglia l’indomabilità del cuore. Racconta sogni ad occhi aperti mentre un soffio di mistero e magia aleggia nell’aria. Scintilla di luce come stelle nascoste tra i rami degli alberi svelando una composizione satura di note legnose, floreali e resinose. Bello e intrigante al tempo stesso, L’Insomnuit di Robert Piguet è un profumo dalla persistenza estrema, creato con essenze pure per durare dal crepuscolo fino all’alba.
Lo stilista Paul Jean Robert Piguet, soprannominato “il principe della moda”, nasce nel 1898 a Yverdon in Svizzera da una importante famiglia di banchieri e politici. All’età di diciannove anni lascia la casa paterna per recarsi a Parigi, determinato a perseguire una carriera nel mondo della moda. Qui in pochissimo tempo diventa uno degli stilisti parigini più ricercati, oltre che uno scopritore di talenti. Infatti, allora ancora agli esordi, lavorano per lui importanti nomi della moda degli anni successivi come Christian Dior, Hubert de Givenchy e Pierre Balmain.
Note di testa: Balsamo di Abete, Bergamotto italiano, Incenso SFE
Note di cuore: Assoluta e concreta d’iris, Oud
Note di fondo: Legno di Atlas, Cypriol, Assoluta di Fava Tonka, Legno di Sandalo.
Blancheide – Cylan
Ispirato all’Oriente e al suo impero, Cylan di Blancheide è un profumo decadente e barocco, ha l’aroma delle case da tè giapponesi, i cosiddetti ochaya, gli esclusivi locali in cui gli uomini ricchi venivano e vengono tuttora intrattenuti da bellissime geishe. Il rituale di bellezza di queste donne dalla pelle di alabastro, prevede un’elaborata preparazione che parte da una base di polvere di riso per illuminare la pelle e donarle un piacevole profumo di talco. Indossano poi diversi strati di seta raffinata dai colori brillanti, prediligendo l’iconico rosso lacca per gli incontri più importanti. Imparano la gestualità, sensuale ed elegante al contempo, con cui si presenteranno. All’ora del tè, dalle porcellane decorate ecco un profumo misterioso e speziato: bergamotto, noce moscata e petali di rosa che si fondono alla dolcezza della vaniglia. Distribuito in Italia da Officina Parfum.
Note di testa: Essenza di mandarino, Bergamotto, Noce moscata, Rosa
Note di cuore: Galbanum, Cassis, Polvere di riso
Note di fondo: Resina di fava tonka, Vaniglia Bourbon, Legno di sandalo indiano, Muschio bianco
Geo. F. Trumper – Spanish Leather Eau de Cologne
E’ dedicato agli uomini virili Spanish Leather di Geo. F. Trumper, un dopobarba liquido dal tono profondo e ricco, sontuoso e caldo la cui formula rimasta immutata risale al 1902. Richiama alla mente la tenuta di campagna di famiglia in pieno inverno, con gli aromi del giardino che pervadono l’aria, la sala lettura che odora di libri e tabacco e i divani Chesterfield accanto al camino. Un mix di profumi inebrianti: il Muschio animale caratteristicamente sensuale si combina con il Cuoio insieme a toni legnosi e speziati di Patchouli, Sandalo e Vaniglia per rendere questo aftershave artigianale un dopobarba, un antisettico e un lenitivo allo stesso tempo.