Torino: la prima capitale della moda Made in Italy, dove fare shopping e alloggiare

Tra elementi dimenticati e sospesi tra la memoria e una possibile prossima realtà, la moda ha da sempre un rapporto simultaneo con il passato e il futuro. Attraverso la creazione di un immaginario multidisciplinare nei quali si intrecciano storia, mutamenti economici e sociali, ambiente e sostenibilità, i fashion designer, le sartorie e i grandi atelier sono portatori di sempre nuovi valori produttivi, economici e narrativi. Ne emerge il racconto della moda e dei suoi linguaggi tra contaminazioni, progettualità e innovazione, cura del dettaglio, ricerca estetica, sperimentazione di nuovi materiali tecnologici e rivisitazioni di tecniche tradizionali che è possibile ammirare sui catwalk delle Fashion Week.
Se è vero che la capitale della moda è oggi Milano, il primato di intraprendenza industriale lo ebbe Torino.
All’inizio del Novecento la fama di Torino capitale del Made in Italy è legata all’eccellenza delle sue attività artigianali e manifatturiere. Dopo la prima guerra mondiale e la crisi degli anni ’30, Mussolini stabilì che Torino dovesse essere la sede dell’Ente Nazionale della Moda. Opportunamente adattato, l’edificio ospitava sia gli uffici dell’ente sia le sfilate, nonchè i periodici saloni del settore a cadenza autunnale e primaverile. L’Ente favorì lo sviluppo di uno stile italiano autonomo e valorizzò tessuti come la canapa e il rayon e promosse anche lo sviluppo economico.

Torino: il motore della moda artigianale Made in Italy

La città cerca così di recuperare il ruolo guida del periodo tra le due guerre, ma negli anni Cinquanta cresce l’importanza di altri centri, in particolare Firenze, Roma e Milano. A Torino il SAMIA, Salone Mercato Internazionale dell’Abbigliamento, presenta accanto all’Alta Moda la moda pronta, settore in cui eccelle il Gruppo Finanziario Tessile collaborando con le grandi firme italiane.
Protagoniste dello stile cittadino e famose a livello nazionale, restano però ancora oggi, le sartorie, le modisterie, i laboratori di calzature, che detengono un’eccezionale patrimonio di mestiere e di competenze artigianali. Infatti, oltre alla Torino Fashion Week che punta a valorizzare il talento dei fashion designers emergenti, ancora molte sono le boutique e i laboratori che marcano il centro cittadino: su via Roma, Corso Vittorio Emanuele II, via Pietro Micca, via Po si trovano gli atelier più lussuosi, circondati dai numerosi negozi di tessuti, mercerie e forniture.

Shopping a Torino: e dove alloggiare

Il capoluogo piemontese, ospita moltissimi negozi di alta moda, boutique vintage, bancharelle di antiquariato, centri commerciali, outlet e mercatini rionali, un’ottima alternativa per chi volesse trascorrere qualche giorno a caccia delle ultime tendenze e dei buoni affari.
Per alloggiare tanti sono anche gli hotel a Torino proposti da Best Western e situati nei pressi delle principali vie dello shopping come ad esempio:

-Via Garibaldi nel centro di Torino è sede di numerosi negozi delle catene più conosciute.
-Via Po, ospita negozi di abbigliamento etnico, la Galleria Subalpina dove trovare pezzi di antiquariato e il Vintage della Gran Madre o Extravaganza, per tutti gli appassionati dello stile retrò.
-Via Roma e le vie sue vie parallele che vanno da via Lagrange a via Carlo Alberto, ospitano i negozi delle grandi firme dell’alta moda italiana e internazionale, come Gucci, Hermès, Calvin Klein, Ferragamo, Louis Vuitton ed altri.

1 risposta

  1. Ale

    Che bell’articolo! Io sono di Torino e ho apprezzato molto. Le prime volte che ho partecipato alla Torino Fashion Week, alle conferenze di presentazione hanno parlato di questo passato importante per Torino, anche se non è più la capitale della moda di una volta, sono sempre di più gli eventi legati alle moda e le riscoperte dei laboratori storici e di questo ne sono molto felice!
    Baci e buona settimana cara :)
    Ale